Il mio programma tratta di un ORTO DIDATTICO, dove chiunque (in particolare i bambini) può andare a vedere ed imparare le tradizioni della terra che ai giorni nostri si stanno sempre più andando perdendo!!
Mi sono avvicinata a questo tema perché da piccola sono andata in delle Fattorie e degli Orti didattici della mia Regione e sono rimasta molto colpita dalle attività che offrono ai visitatori, in quanto ti mettono proprio alla prova facendoti vedere cos'è e com'è il loro lavoro, sia con gli animali che a livello di agricoltura.
Poi a casa c'è nonna che per me è un'esempio importante di vita, in quanto nonostante la sua veneranda età continua ad andare in campagna a coltivarsi il suo orticello e continua la tradizione di fare il pane fatto in casa, a mano, infornato nel forno a legna!!!
Quindi posso dire che ho scelto questo programma perché sono legata alle tradizioni caserecce e perché ritengo che sia importante tramandarle alle nuove generazioni, in quanto sono comunque passi della nostra storia.
Qui di seguito cerco di spiegarvi meglio di cosa tratta il mio programma...
Cosa sono le Fattorie
Didattiche?
La fattoria didattica si fonda sul bisogno di
agricoltura della nostra società, offre una risposta pratica, gradevole e
culturalmente alta all'esigenza di ritrovare le nostre radici. (Carlo Hausmann)
DEFINIZIONE E OBIETTIVI
Una FATTORIA DIDATTICA è un’azienda agricola o agrituristica in cui si
fanno attività educative “attive”,
in particolare per bambini e ragazzi. L'azienda resta una realtà produttiva a
tutti gli effetti, la didattica è un'integrazione alle normali attività. Le
attività proposte della fattoria sono tenute da personale
specializzato.
L’OBIETTIVO
DELLA FATTORIA DIDATTICA è
diffondere la conoscenza sulle attività svolte in fattoria, coinvolgendo gli
ospiti (bambini, ragazzi e anche adulti) nella realizzazione di un
"prodotto" tipico o in altre attività agricole, come la raccolta di
prodotti ortofrutticoli.
LA QUALIFICA DI FATTORIA DIDATTICA
La qualifica di FATTORIA DIDATTICA è
conferita dalle singole amministrazioni regionali (talvolta anche dalle singole
provincie), sulla base del rispetto di alcuni parametri,
definiti da un documento che è chiamato "Carta della qualità". Gli
operatori che vengono a contatto con i visitatori e preparano le lezioni e le
attività devono aver frequentato corsi abilitanti per l'“animazione didattica
in fattoria”.
PERCHE' SONO IMPORTANTI?
Le FATTORIE DIDATTICHE creano
contatti fra mondo urbano e rurale. Aprono al pubblico le fattorie attraverso la promozione e
l’educazione. Diffondono nelle nuove generazioni e nella società tradizioni e
usanze della cultura contadina. Ancor più importante, le fattorie didattiche
valorizzano i mestieri e la manualità artigianale con l’esperienza diretta.
La valenza educativa del progetto e la
possibilità di riqualificare le attività agricole come fonte
di reddito complementare e strumento di marketing contribuiscono alla sempre maggiore
popolarità dell’iniziativa in Italia e nel mondo.
FUNZIONI DELLE FATTORIE DIDATTICHE
Il Decreto legislativo 228 del 18 maggio 2001,
“Orientamento e modernizzazione del settore agricolo”, indica le attività
ricreative e didattiche che mirano a una migliore conoscenza del territorio tra
le attività multifunzionali dell’imprenditore agricolo.
La modernità, l’urbanizzazione e
l’industrializzazione ci hanno resi poco attenti alle attività delle campagne,
ai prodotti locali e alle trasformazioni che questi devono subire prima di
arrivare al supermercato e poi alla nostra tavola. Le fattorie didattiche rappresentano il luogo ideale in cui osservare di
persona la natura e il lavoro agricolo.
Con la guida di operatori qualificati, adulti e
bambini imparano a conoscere meglio l’ambiente rurale, le piante, gli animali e
i prodotti della terra. Si cimentano in attività agricole tipiche e in antichi
mestieri.
La Storia delle
Fattorie Didattiche
LA STORIA INCOMINCIA
NEL FREDDO NORD
La Storia delle Fattorie
Didattiche comincia
all'inizio del ventesimo secolo. Le prime fattorie dove si
insegna la vita della campagna a chi vive in città si diffondono in diverse
forme, soprattutto nei paesi scandinavi, in
particolare in Norvegia, Danimarca e Svezia.
L’idea di creare fattorie per fare attività
didattica si propaga nel tempo secondo una direttrice Nord-Sud e raggiunge i paesi
europei del mar mediterraneo (e
quindi l'Italia) attorno agli anni Settanta.
FATTORIE NEI PAESI SCANDINAVI E IL CLUB 4H
A inizio Novecento aziende agricole norvegesi,
svedesi e danesi crearono le prime fattorie
didattiche europee. A dare idee e ispirazione al fenomeno
era un movimento giovanile nato nel 1914 negli Stati Uniti. Questo movimento
(che esiste ancora) si chiama Club 4H. Le quatto ‘h’ del nome indicano le parole
inglesi head, health, heart e hand (head-testa, health-salute, heart-cuore e
hand-mani).
Il Club 4H promuove lo sviluppo armonico dell’individuo moderno,
secondo un modello di insegnamento che si riassume nello slogan “learn to do by
doing”(imparare facendo).
SECONDO DOPOGUERRA – AKTIVSPIELPLÄTZE E CITY FARM
Dopo la seconda guerra mondiale la Germania
entrò in una stagione di rapida urbanizzazione. Il governo istituì dei luoghi
d’incontro, gli “Aktivspielplätze”, perché i
giovani tedeschi che abitavano in città potessero conoscere direttamente gli
animali della fattoria e la campagna.
Nello stesso periodo nei Paesi Bassi una
fondazione nazionale, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura,
promosse il progetto delle “City Farms”. Nelle fattorie
che aderivano al progetto si sviluppava (come in Germania) il contatto diretto
dei cittadini con la natura.
ANNI SETTANTA – GRAN BRETAGNA E BELGIO
Dal 1970 le City Farm belghe passarono lo
stresso e si moltiplicarono anche nella vicina Gran Bretagna. Oltre all'intento
pedagogico i britannici si avvalsero del progetto delle City Farms anche per recuperare
siti abbandonati o per unire gruppi di giardini familiari e fattorie
urbane. Negli anni Settanta e Ottanta analoghe iniziative si
registrarono (facendo il percorso contrario) anche in Belgio.
ANNI NOVANTA - LE FATTORIE DIDATTICHE ARRIVANO IN
ITALIA
In Italia il progetto di un gruppo permanente di
fattorie didattiche nacque con Alimos. Una società senza fini di lucro, composta di agronomi e agrotecnici,
che opera dal 1967 nel nostro paese. La missione di quest’organizzazione è
favorire i processi di innovazione del settore ortofrutticolo, sostenere la
tutela ambientale e diffondere una nuova cultura alimentare.
Nel 1997
Alimos e diversi imprenditori agricoli nella provincia di Forlì-Cesana hanno
costituito la “Rete delle Fattorie Didattiche Romagnole”. L’anno seguente, il 1998, la Regione Emilia-Romagna
e le sue nove Province hanno avviato il progetto “Fattorie Aperte e Fattorie
Didattiche”. Un’iniziativa che oggi conta oltre 300 fattorie accreditate, che
hanno sottoscritto la “Carta della Qualità” e hanno personale che ha
frequentato corsi di formazione specialistici.
La Carta della
Qualità della Regione Emilia-Romagna è il primo documento in Italia che evidenzia
i requisiti da soddisfare per garantire un’accoglienza qualificata ai visitatori delle Fattorie didattiche e ottenere la
qualifica di fattoria didattica. Altre regioni, come Lombardia e Veneto, hanno col tempo preso spunto
dall'Emilia-Romagna e oggi adottano analoghe carte dei principi.
Con l’inizio del nuovo millennio all'impegno di
Alimos per la diffusione delle fattorie didattiche nel nostro paese si sono
aggiunte iniziative importanti da parte del Consorzio
Agriturismo Piemonte e del Consorzio
Agrituristico Mantovano.
Dall'ultimo censimento realizzato da Alimos
durante l’anno 2010, risulta che in Italia sono attive oggi circa 1.936
Fattorie Didattiche accreditate (a livello regionale e/o provinciale),
concentrate soprattutto in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e
Puglia.
ANNI NOVANTA - NASCE LA FEDERAZIONE EUROPEA DELLE
CITY FARMS
In tutti i progetti intrapresi nei diversi paesi
del vecchio continente si può riconoscere uno scopo comune: creare un rapporto
collaborativo e continuo tra mondo agricolo e scuola. Le federazioni e organizzazioni
nazionali si sono riunite nel 1990 in una rete europea, la European
Federation of City Farms (EFCF).
I MOTIVI DI UN RAPIDO SVILUPPO
Le Fattorie
didattiche stanno
vivendo una stagione di rapida crescita nei numeri e nella qualità dei servizi
offerti, trovando il favore delle istituzioni, del mondo della scuola ma anche
di quello imprenditoriale. I motivi principali di questo successo sono questi:
- le Fattorie Didattiche creano contatti fra
mondo urbano e rurale;
- aprono al pubblico le fattorie con la
promozione e l’educazione e diffondono nelle nuove generazioni tradizioni e
usanze della cultura contadina;
- valorizzano i mestieri e la manualità
artigianale con l’esperienza diretta.
La valenza educativa del progetto e la
possibilità di riqualificare le attività agricole come fonte di reddito
complementare e strumento di marketing contribuiscono alla sempre maggiore
diffusione in tutto il mondo.
Qui di seguito vi riporto una delle mie esperienze fatta da piccola mostrandovi anche il programma che offrono..
DIDATTICA EXTRA UNIVERSITARIA:
Le attività didattiche che
si svolgono all'interno dell’Orto Botanico, diversificate per fasce d’età e per
tematiche, sono rivolte alle scolaresche, e anche ad associazioni e
organizzazioni che ne facciano richiesta.
L’attività didattica dura circa
un’ora e mezza / due ore e prevede un'introduzione sulla storia e l’importanza
scientifica e culturale dell'Orto Botanico e l’illustrazione delle essenze
vegetali (le loro caratteristiche botaniche, farmaceutiche, ecologiche, le
curiosità, etc.), in funzione del percorso scelto.
E’ possibile scegliere tra i diversi percorsi
tematici elencati di seguito, ciascuno dei quali affronta una
specifico argomento ed è integrato da un laboratorio che
consente di completare l’apprendimento di quanto osservato durante il percorso
nell'Orto.
Percorsi tematici attivi all'Orto Botanico
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ALLA SCOPERTA
DELL'ORTO BOTANICO
Percorso fruibile da tutte le fasce di età
In questo percorso verranno illustrate le
collezioni presenti all’interno dell’Orto (grandi alberi, felci,
piante carnivore, piante grasse, Cycadacee, piante aromatiche, pelargoni,
piante rare e a rischio di estinzione, etc…) con l’intento di far conoscere i
diversi e molteplici aspetti del mondo vegetale. I nostri sensi saranno
di volta in volta chiamati a distinguere e riconoscere un profumo, una forma,
un oggetto.
A questo percorso potrà essere associato il
”Laboratorio di carta“.
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RISPARMIO E
RIUTILIZZO NELLE PIANTE
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Per bambini della scuola dell’infanzia
(4-5 anni) e per ragazzi della scuola primaria e secondaria
Gli alunni saranno accompagnati lungo un percorso
tematico all’interno dell’Orto alla scoperta delle
strategie adottate dalle
piante per evitare sprechi di luce, acqua e calore. Scopo di questa attività è
quello di far comprendere come la materia organica in natura non venga mai
persa ma trasformata rientrando in un ciclo.
Per i bambini della scuola dell'infanzia
(4-5 anni) è prevista un’attività di
laboratorio in cui i bambini realizzeranno un collage con il materiale (foglie
secche, frutti, semi, rametti, etc.) raccolto durante il percorso nell’Orto.
Per i ragazzi delle scuole primaria e secondaria sarà effettuato il laboratorio
della carta. Questa attività coinvolge gli alunni
nelle problematiche relative alla conservazione della natura e consente loro di
acquisire semplici tecniche di riciclo della carta, costruendo personalmente un
nuovo foglio.
· LABORATORIO DELLA
CARTA
Attraverso il laboratorio didattico “La carta
riciclata” i ragazzi apprendono il modo con cui è possibile produrre un
foglio di carta partendo da carta già usata (giornali o carta scritta) e acqua.
Dal racconto delle origini della carta e di come oggi
viene prodotta, si giunge all’attività pratica che coinvolge direttamente tutti
i partecipanti.
Attraverso una semplice attrezzatura (setaccio, spugne e cartoncini) e guidati
nelle fasi di realizzazione, ciascuno di loro produce un foglio di carta che
poi porta con se.
Obiettivo di questo laboratorio è quello
di “imparare facendo”: attraverso cioè la realizzazione in prima persona
del foglio di carta si acquisisce una sensibilità ad evitare lo spreco di carta
nell’uso quotidiano e si apprende in termini pratici il significato del termine
“riciclare”.
·
BOSCHI
MEDITERRANEI DA SCOPRIRE
Per ragazzi delle classi IV e V della scuola primaria
e della scuola secondaria di I grado
Questo percorso all’interno dell’Orto
accompagnerà gli alunni a conoscere gli alberi che popolano i nostri
monti, descrivendone, oltre alle caratteristiche botaniche, anche
gli
usi e le tradizioni legate ad essi. Si cerca così di recuperare un
legame con la natura del territorio spesso inesistente nelle nuove generazioni.
Per favorire l’apprendimento di quanto
visto e ascoltato nell’Orto, un laboratorio finale porterà il
ragazzo ad associare usi e tradizioni ai diversi alberi attraverso un’attività
ludico-didattica (una sorta di “Memory”).
· LA
MACCHINA DEL TEMPO
Per ragazzi delle classi IV e V della scuola primaria
e della scuola secondaria di I grado
L’Orto Botanico si trasforma in una macchina
del tempo che si sposta di milioni di anni permettendo di ritrovare
alcune piante protagoniste della storia evolutiva sulla Terra. L’attività ha
l’obiettivo di far comprendere come le piante che oggi osserviamo intorno
a noi non sono sempre esistite ma sono il risultato di un processo evolutivo
iniziato milioni di anni fa.
I partecipanti saranno provvisti di una "TimeLine"
su cui saranno indicati i periodi geologici e su cui potranno disegnare
le piante che osservano. Un’attività finale consentirà loro di
ricostruire la storia evolutiva delle piante, collegandola anche a quella degli
animali (es: l’era delle Cycadaceae e dei dinosauri).
Un altro motivo che mi ha spinto a scegliere questo programma, oltre alla didattica, è il vantaggio che i ristoranti delle zone limitrofe possono acquisire grazie ai prodotti del mercato a Km 0.
vendita
diretta dei prodotti agricoli
• Se sei una fattoria potrai descrivere i prodotti di stagione
che vendi!
• Se sei un consumatore potrai cercare i prodotti a km zero che ti
interessano più vicini a te!
Perché scegliere i prodotti a km zero?
• Costa meno
La merce per arrivare al consumatore non
deve essere trasportata, imballata e posta su uno scaffale, questi sono
passaggi che fanno aumentare il prezzo dei prodotti e che alla fine paghi tu!
• prodotti freschissimi, senza conservanti
Nella fattoria trovi solo i prodotti di
stagione, naturalmente freschi!
• Puoi visitare l'azienda produttrice
Puoi trascorrere una bella giornata in
fattoria controllando da vicino i prodotti che acquisti e la loro produzione,
raramente un acquisto può essere tanto trasparente!
• Ogni prodotto ha il profumo e il sapore
delle diverse stagioni
Riscoprire i sapori tipici dei prodotti
che nascono e crescono secondo natura!
• E' sostenibile
scegliendo i prodotti a chilometro zero fai
risparmiare anche l'ambiente:
- acqua ed energia dei processi di
lavaggio e confezionamento.
- CO2 perché i prodotti non devono essere
trasportati lontano.
- plastica e cartone sull'imballaggio.